#LA TREGUA di Primo Levi + TwLetteratura @Liceo Galilei Ancona
Sfruttando le potenzialità di comunicazione dei social network, che non sempre hanno un ruolo negativo nella vita di noi giovani, dal gennaio 2012 Paolo Costa, Edoardo Montenegro e Pierluigi Vaccaneo, hanno fondato la comunità di TwLetteratura. I partecipanti scelgono un libro, lo leggono e lo commentano, un capitolo alla volta, seguendo un calendario stabilito. Ogni appassionato propone uno o più tweet che a loro volta possono essere ritwittati e commentati.
Alla lettura del romanzo autobiografico La tregua di Primo Levi, le nostre classi 2C, 2D e 3D “c’erano”.
Per chi non avesse ancora letto questo libro, propongo la mia recensione e alcuni dei nostri migliori commenti.
Gennaio 1945. I russi cominciano a liberare i pochi essere umani vivi dei campi di concentramento. Il 27 gennaio 1945, nel lager di Buna Monowitz, dov’è internato Primo Levi, arriva una pattuglia e lo scrittore è uno dei primi a vederla proprio mentre sta trasportando il cadavere di un compagno nella fossa comune. È l’inizio della liberazione. Durante i primi giorni la confusione è molta e i prigionieri vengono smistati in vari campi di raccolta. Levi racconta il suo viaggio di ritorno a casa, durante il quale viene a contatto con una grande varietà di tipi umani e conosce alcuni veri amici. Resta ben fisso nella memoria ogni momento di quella inspiegabile e ignobile tragedia che fu l’Olocausto. Arriva in Italia, a Torino, il 19 ottobre 1945: la tregua, «dono provvidenziale ma irripetibile del destino», è finita.
#LaTregua01 Episodi di tristezza, orrore, che lasciano dentro di noi amarezza e vergogna per quello che il genere umano è capace di fare.
#LaTregua03 Fu un viaggio labirintico di persone vestite da zebra verso la libertà.
#LaTregua04 Fra le cose che avevo imparato in Auschwitz, una delle più importanti era che bisogna sempre evitare di essere qualunque.
#LaTregua07 La società ti mette una maschera, ti fa diventare quello che non sei e fare quello che non vuoi.
#LaTregua12 «E con le scarpe in spalla per risparmiare le suole». A volte non ci accorgiamo di quanto siamo fortunati.
#LaTregua10 Non è fondamentale conoscere le lingue per comunicare: basta trovare il giusto espediente per farsi capire.
#LaTregua15 La generosità ripaga sempre con una buona moneta: il sorriso delle persone.
#LaTregua16 Nessuna soddisfazione ma solo l'evidente presenza di una cancrena nel mondo, il seme di un danno futuro...
#LaTregua Grazie, Primo Levi, non possiamo capire fino in fondo, solo immaginare ma abbiamo ascoltato e tutti i giorni ci impegniamo, a scuola, a coltivare la libertà della nostra coscienza!
Alessandro Perini
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